Oggigiorno per numerosi pazienti la visita odontoiatrica non è soltanto finalizzata alla verifica di una adeguata salute dentale, gengivale e parodontale, ma a causa della crescente richiesta estetica diventa anche un'occasione per chiedere consigli al clinico sulle molteplici possibilità terapeutiche per rendere piacevole il proprio sorriso. Approcci restaurativi e conservativi, che mirano ad economizzare il tessute dentale sano, risultano fondamentali per il raggiungimento di un risultato biologico, funzionale ed estetico. Il raggiungimento di questi risultati ed il successo nel tempo sono subordinati alle proprietà dei diversi materiali impiegati. Uno dei benefici della tecnologia computer assistita CAD/CAM è la possibilità di utilizzare ceramiche integrali privi di metallo e in grado di mimare le proprietà ottiche di un dente naturale. Una sottostruttura metallica infatti blocca la traslucenza desiderata causando spesso una banda di colore grigiastro a livello dei colletti gengivali.
In odontoiatria si vedono sempre più pazienti con usura dentale e perdita dell’anatomia, tanto in denti naturali come in riabilitazioni protesiche, con la conseguente diminuzione della dimensione verticale. Questo viene attribuito molto facilmente allo stress della vita moderna: sarà vero?
O esistono altre cause che non si riescono a vedere e che hanno a che fare con l’odontoiatria generale? L´obiettivo di questa pubblicazione è dimostrare non solo che esistono ma anche mostrare il modo in cui trattarle. La patologia “misteriosa” in effetti ha un nome. Si chiama Sindrome di Alterazione Occluso-Posturale (SAOP).
In realtà non è una vera malattia, ma un insieme di segni e sintomi che riguardano diversi sistemi dell’organismo. Per capire questa filosofia si deve integrare il sistema stomatognatico al resto del corpo: questo vuol dire avere una visione olistica o globale. Si parlerà un poco di postura statica e di come viene regolata, per questo si studierà brevemente la posturologia.